venerdì 15 marzo 2013

Un Parlamento di donne. Ma ne mancano alcune (aggiornamento post Boldrini)

15 marzo, Tg3. Servizio sul Nuovo Parlamento. Mamma e bimba non ancora cinquenne.

(ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images, tratta da www.ilpost.it)
Mamma: Guarda amore, fanno vedere il nuovo Parlamento, ci sono tante donne
Bimba: Tutte donne?
M: No, amore. Però tante. E' una cosa importante che le donne facciano politica.
B: C'è anche la zia Mek?


M: No, putroppo no. Lei ancora non può nemmeno votare, lo sai.
B: Ma quelli buoni vogliono farla votare?
M: Sì, ma non bastano, bisogna essere in tanti a volerlo.
B: Ma lì sono tanti!

.........
16 marzo, dopo il discorso di Laura Boldrini
M: Vedi, fossero tutti come lei, la zia potrebbe votare
B: Allora deve comandare lei
.....
B:  io VOGLIO che voti la zia Mek, bisogna che vincano quelli che vogliono, come si fa?
M: Bisogna combattere
B: E come si fa?
......

(Anche con la febbre continua il loop. Il fatto che zia Mek non possa votare è qualcosa di inaccettabile.
Per i bimbi non servono tante parole: è la realtà stessa a disegnare e orientare il loro futuro. Margherita ha sentito parlare la zia Mek, la vede decisa, fiera, con una grande dialettica. Non so come abbia fatto ad associare queste doti al fare politica, ma ha sicuramente ragione)

Nessun commento:

Posta un commento