mercoledì 13 marzo 2013

Donne, lavoro, welfare. E un copia incolla

Il dibattito politico spostato su cosa farà Grillo, cosa farà Bersani, cosa farà Napolitano in attesa delle fumate vaticane mi ha un po' stufata.
Così sono pure andata a leggermi i famosi 8 punti. Per scoprire che il punto 2 (lavoro e welfare) non mi convince.

http://www.partitodemocratico.it/doc/251648
Si avanza, finalmente, sulla questione dello ius soli. Si rimane al palo sul welfare.

Possibile che ancora oggi si liquidi la questione del (mancato) lavoro femminile col solito copia incolla sulle detrazioni fiscali? Questa volta per donne con figli minori.

Ma veramente si continua a pensare che sia questa la soluzione? Incentivare le aziende ad assumere donne con sgravi fiscali?
Io ci vedo le solite misure a breve termine, che nel lungo periodo non serviranno a granché*. Perchè se in Italia la percentuale di donne inattive subisce un'impennata con la nascita dei figli, forse è necessario interrogarsi su elementi strutturali.
Passare dall'incentivo all'assunzione (o agli sgravi per le imprenditrici donne) al welfare. Contrattazione sociale.

Possibile che nel 2013 non si riesca ancora a abbandonare questo welfare familistico paternalista e anzi, si tenda a rafforzarlo con toppe e ricuciture?

Magari son superficiale, forse la questione nel dibattito interno è più forte. Io, però, non ho ancora sentito una parola su questo.
E allora, buono sgravio fiscale a voi.
Io devo continuare a gestirmi la giornata.


* Discorso diverso è quello sul costo del lavoro. Ma in generale, per ogni assunzione


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