martedì 7 maggio 2013

Miscellanea (di considerazioni, di bimbi, di idee)

Mamma sai buffo se te ti fidanzavi con una donna: avrei avuto due mamme.

Anche se la frase era chiaramente un rimprovero al povero babbo che dopo aver lavorato, cucinato, giocato a palla con la figlia, stava guardando 10 minuti di partita mentre io e lei facevamo un puzzle, come al solito ha scatenato un turbinio di domande.

L'amore dei genitori come elemento più importante, l'esistenza di genitori che non amano i bimbi, la possibilità di genitori che non sia amano più tra loro ma amano ugualmente entrambi i loro figli.
E ovviamente solo la seconda possibilità fa veramente tanto male e risulta incomprensibile.

Ogni volta che cominciano le domande so che sarà l'ennesima occasione di mettere un piccolo importante tassello nella sua vita.
Riflettendoci, però, stavolta ho pensato che non è solo la sua crescita a cui sto contribuendo.
Quanto sarebbe più facile avere una società migliore se sapessimo rispondere alle domande dei bambini?

Non c'entrano solo le nostre convinzioni. Ma la semplice considerazione che il mondo è vario, complesso, eterogeneo. Ma non più di una classe di scuola materna di un paese.

A parte il caso di figli di coppia omosessuale (frutto di domanda post discussione familiare su caso di cronaca), tutto quello che ho raccontato fino ad oggi a mia figlia è qualcosa che lei ha già incontrato in questi cinque anni direttamente e personalmente.

Direttamente e personalmente.

I suoi compagni di classe sono in primis i suoi compagni di classe. E' questo che li differenzia dal resto del mondo. Sono una comunità, un gruppo.

Solo rimuginando mi accorgo che nei due gruppi di cui ha fatto parte nella sua carriera scolastica ci sono figli di genitori non sposati come è stata lei, bambini neri, figli di cattolici praticanti, figli di musulmani, bambini nati con la fecondazione in vitro, bambini bianchissimi, figli di genitori sposati come lei adesso, bambini che non parlano ancora bene l'italiano, figli di testimoni di geova, figli di coppie separate, bambini color cappuccino, figli di atei, bambini adottati, figli di genitori nati in altri paesi, bambini bilingue, figli di genitori cattolici non praticanti.

Questi sono i suoi amici, questo il suo mondo.
Che si fermerebbe alla parola gruppo se non fossero gli adulti a concentrarsi sul pezzo sotto.

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