venerdì 7 dicembre 2012

Il mio lavoro



Daniela, ricercatrice sociale


Il 48,2% delle studentesse delle scuole superiori di Prato ha avuto un rapporto sessuale completo.

Le operatrici dei centri antiviolenza toscani hanno un livello di istruzione più elevato di quello degli operatori dei servizi sociosanitari intervistati nell’analisi del Cesvot

Un terzo degli studenti che hanno frequentato uno stage con i Fondi PON Istruzione  ha ricevuto dall’azienda una proposta di lavoro

Nel 2007 le interruzioni volontarie di gravidanza effettuate nella Asl di Prato sono state 650

Il 32% degli intervistati negli ultimi tre anni ha subito almeno un tentativo di reato tra quelli indagati

Il mio lavoro consiste nello studiare fenomeni sociali. Analizzare numeri, trovare relazioni, trasformare storie in chiavi di lettura.


A volte è difficile rimanere nel ruolo che mi è assegnato, quasi impossibile riuscire a non commuoversi ascoltando le parole di una donna che racconta piangendo l’attesa silenziosa di conoscere la sorte del marito partito con un gommone. 
O pensare a come abbinare il colore dei grafici quando i numeri sono vittime.

Negli ultimi 3 anni 5723 donne si sono rivolte ai centri antiviolenza della Toscana
4.060 i figli che, negli ultimi due anni, hanno assistito alla violenza. E non possiamo più parlare di violenza assistita: è violenza tout court.

Però il mio lavoro è bellissimo quando i risultati di un monitoraggio sugli interventi per gli immigrati nelle scuole diventano materiale di discussione in Provincia.

O quando parlare delle vittime di violenza di genere significa aiutare la Regione a migliorare gli interventi per il sostegno a quelle donne, a quei numeri.

(Consulta delle professioni, Plas - la casa dei mille lavoriCgil Firenze, 6 dicembre 2012)

Ci siamo, siamo tanti. 

Nessun commento:

Posta un commento