mercoledì 15 febbraio 2012

La colica euristica


Le coliche, lo sanno tutti, sono un incubo.
Quando ha le coliche il microesserino piange, si dispera, soffre. Tantissimo. Il mondo sembra cadere, niente lo/la consola.
Poi, dopo un tempo indefinibile, una scureggina e torna il sorriso.

E’ stato grazie al ricordo di questi momenti e al loro potere euristico che sono riuscita a finire un dottorato con una figlia piccola continuando anche a lavorare (pardon, collaborare).
E’ pensando alla sofferenza che può causare una scureggina bloccata che ho affrontato le mirabolanti avventure di mamma precaria davanti alla burocrazia, all’assenza di diritti, all’accumulo di lavori, a Trenitalia, agli orari della materna, alle bronchiti e alla scoperta che ci sono mamme che possono stare a casa (pagate) quando i figli si ammalano e altre che non hanno nemmeno diritti ai congedi parentali, senza che nessuno ne parli.
Però quell’aria in pancia è fastidiosa, anche se la si affronta con un sorriso.
Cara Elsa (Fornero) e cara Susanna (Camusso), vorrei parlarvi di questo, della difficile vita da mamma precaria in un paese dal welfare (pater) familistico.

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