tag:blogger.com,1999:blog-50293667499496578502024-02-06T23:46:45.240-08:00Cara Elsa, cara SusannaAralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.comBlogger40125tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-88657365016427918722014-01-29T01:27:00.001-08:002014-01-30T06:57:05.904-08:00La logica? Finisce dove iniziano le graduatorie della scuola statale<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3OnGSIfzd9Z95CZUmtt_0fS0NrXGUOrpQA2vuJy1qgxHIuBZQ5_ye3MailWfxptY8AmAICLAdhsbZqOH2ypvO3SOsCZkA6yaQ3UzB72sa_DMHxQt8Pw2vPa5XJIIAX_eCeV1Rlvh-AhD2/s1600/drawing+hands+escher.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3OnGSIfzd9Z95CZUmtt_0fS0NrXGUOrpQA2vuJy1qgxHIuBZQ5_ye3MailWfxptY8AmAICLAdhsbZqOH2ypvO3SOsCZkA6yaQ3UzB72sa_DMHxQt8Pw2vPa5XJIIAX_eCeV1Rlvh-AhD2/s1600/drawing+hands+escher.jpg" height="173" width="200" /></a>C'è una cosa che dimenticano sempre di dire ai corsi pre-parto: godetevi le coliche, le notti insonni, i pannolini, perché dopo, se avete la colpa di lavorare, dovrete affrontare mostri peggiori.<br />
I criteri delle graduatorie per le scuole.<br />
Se sono comunali, c'è la speranza di poter andare a parlare con un assessore che ha voglia di essere confermato, se sono statali, perdete ogni speranza. Per farli ragionare dovreste entrare nel consiglio di istituto, ma state tranquilli, non accadrà: non avrete tempo per farlo.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
I criteri delle graduatorie sono quanto di più assurdo e kafkiano possiate immaginare.<br />
Non si sanno fino alla fine, cambiano spesso e difficilmente migliorano.<br />
Spesso ci sono piccolissime clausole rimaste lì dagli anni in cui esistevano ancora le fabbriche e la linea che separava buoni e cattivi passava dall'essere dipendenti o autonomi, e allora magari vi troverete esclusi perché per lavorare avete aperto una partita iva, oppure, siccome stabilire e quantificare la mole di lavoro dei genitori diventa complicato, ecco che potete trovarvi la soluzione delle soluzioni: non conta se lavorate un'ora al giorno o dodici, se ogni giorno dovete fare chilometri per raggiungere il posto di lavoro, se fate le notti, i turni, i week end. Niente di tutto questo ha un minimo significato tradotto in punti. Nulla.<br />
<br />
Questo ho visto ieri.<br />
Un attribuzione di punteggio che non solo fa arrabbiare a livello personale, ma fa fortemente indignare come cittadina e, soprattutto, come donna.<br />
In un paese in cui il tasso di occupazione femminile sta precipitando, in cui per lavorare sei disposta a fare anche sacrifici, che significa non mollare un lavoro che non ti piace, accettare orari orrendi pur di stare a galla, ti ritrovi a vedere proiettati i seguenti criteri per poter accedere al tempo pieno nel plesso vicino casa*:<br />
<br />
<br />
<ul>
<li>presenza di un altro figlio nel plesso: 128 punti</li>
<li>distanza dalla scuola inferiore ai 500 metri: più di 64 punti</li>
<li>entrambi i genitori che lavorano: 8 punti</li>
<li>un solo genitore che lavora: 4 punti</li>
<li>presenza di altro minore di 14 anni: 2 punti</li>
</ul>
<br />
E altri (giusti) criteri su genitore solo e disabilità, che comunque danno punteggi di gran lunga inferiori ai mitici 500 metri. Che, oltretutto, sono 500 metri. Probabile il presupposto che vuole che sopra i 500 metri si prenda l'auto, e quindi ci si possa spostare anche a 4 km. Peccato che poi si insegni ai bimbi a muoversi e muoversi significa anche farne molti di più di metri a piedi. Ma tant'è.<br />
Ricapitolando: se una famiglia in cui lavora solo un genitore abita a 450 metri da scuola, vedrà soddisfatta la richiesta di tempo pieno in quel plesso. Se abita a 700 ed entrambi i genitori lavorano full time avrà 60 punti in meno, quindi molte meno possibilità. Tanto la mamma che lavora può correre un altro po' e spostarsi di qualche chilometro. Il fatto che la donna lavori, per il consiglio di istituto, vale 1/16 rispetto alla distanza da scuola.<br />
<br />
E a parità di punteggio?<br />
Tra due famiglie che vivono a 800 metri dalla scuola, con un solo figlio, tra la coppia che lavora full time, magari lontano, magari con uno dei due turnista di notte e la coppia con lavoro vicino e part time, chi avrà il posto più in alto in graduatoria?<br />
Chi ha partorito prima.<br />
<br />
Forse ancor prima dei corsi preparto, i ginecologi dovrebbero avvertirci: cercate di rimanere incinte da maggio a agosto; se non ce la fate, o aspettate l'anno dopo, o state pronte a cercare la babysitter automunita.<br />
Oppure, fate le brave mammine italiane: rimanete a casa, pulite, cucinate, fate lavorare vostro marito. Se vi deprimete, c'è sempre la palestra. Volete mettere che vita? Vi sentirete anche vere mamme, non come quelle stronze che fanno polemica per poter accedere al tempo pieno e voler per forza lavorare.<br />
<br />
Ps. Io rientro nei 500 metri.<br />
Sono fortunatissima, passerò avanti ad altre famiglie in cui, come nella mia, si lavora in due e pure lontano.<br />
<br />
*I criteri sono stabiliti dal Consiglio di Istituto. La Circolare del Miur dice:<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Si rammenta, in proposito, che, pur nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, i criteri di precedenza deliberati dai singoli Consigli di istituto debbono rispondere a principi di ragionevolezza quali, a puro titolo di esempio, quello della viciniorietà della residenza dell’alunno alla scuola o quello costituito da particolari impegni lavorativi dei genitori. In quest’ottica, l’eventuale adozione del criterio dell’estrazione a </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>sorte rappresenta, ovviamente, l’estrema “ratio”, a parità di ogni altro criterio. È, comunque, da evitare il ricorso ad eventuali test di valutazione quale metodo di selezione delle domande di iscrizione nei corsi sperimentali. </i></div>
<div>
<br /></div>
<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-59798472816771819502013-10-21T01:55:00.000-07:002013-10-21T02:09:56.936-07:00Bimbi e piastrelle del cesso. Made in Italy.<br />
Amore, facciamo un figlio o risistemiamo il bagno?<br />
<br />
Nel primo caso avrò un bonus bebè una tantum dalla Regione, qualche detrazione se sono dipendente, un po' di assegni familiari e tante spese.<br />
Nel secondo caso, scarico le piastrelle, i tubi, l'imbianchino, l'idraulico. Perché l'edilizia fa girare l'economia.<br />
I figli no?<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<br />
Io che non ho assolutamente voglia di rifare il bagno che pure ne avrebbe bisogno, opterei per la prima ipotesi. In fondo ho una certa età, la prima figlia costa solo un centinaio di euro di mensa scolastica al mese più tutti gli annessi e connessi su cui possiamo fare economia. Quasi quasi potremmo provare a fare il bis.<br />
Un po' di coraggio e via, come dico sempre, il lavoro va e viene, gli ovuli vanno e basta.<br />
<br />
Eccoci qua, in attesa.<br />
Festeggio per il bonus bebè della Toscanaa felix e poi ci ripenso: perché mi date 700 euro così, per regalo?<br />
Per farmeli spendere nella camerina che non comprerò?<br />
Ci sono già passata: so che all'inizio qualcuno si fa prendere dalla smania del coordiniamo tutto dalla tutina alla parete di camera, ma non funziona così, non è mica tanto felix incentivare questa mania.<br />
Noi abbiamo bisogno di altro.<br />
Di lavoro, di nidi che costino un po' meno, di detrazioni per i figli anche se si è autonomi (perché, sobh, anche loro vorrebbero averne, forse), di un sistema di welfare che funzioni.<br />
Non è tutto regionale, lo so. Qualcosa però sì.<br />
<br />
Se poi vado oltre, beh, davvero, sconforto.<br />
Io, noi, abbiam scelto di rischiare di nuovo: proveremo a fare questa seconda figlia, che sarà un costo per il welfare ma poi magari anche una risorsa per le pensioni che noi genitori non avremo.<br />
Però non è che ci convenga molto: viviamo in un paese in cui le piastrelle del cesso valgono più della cura dei figli. Uno dei pochi paesi sviluppati in cui non esiste la professione di baby sitter, relegata al lavoretto a nero per pagarsi gli studi.<br />
Va bene l'edilizia, non tocchiamola.<br />
Ma l'idea di far emergere lavoro nero, di considerare anche la cura di bimbi e anziani un lavoro degno, di aiutare i genitori (anche autonomi)* a rientrare a lavoro, non crea ricchezza?<br />
Forse, ma non è una lobby.<br />
La schiera di genitori incasinati non ha associazioni, né sindacati a proteggerli.<br />
Ha solo tanta pazienza, coraggio e quando va bene dei nonni attivi.<br />
<br />
*l'ho già detto e anche se non è carino stilisticamente, mi tocca ripeterlo. Ci sono milioni di persone che non rientrano nelle categorie italicamente protette, ma che hanno, talvolta, uguale desiderio di maternità/paternità.<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-23805037093329179022013-07-04T08:27:00.001-07:002013-07-04T08:34:51.232-07:00La vita non aspetta<a href="http://www.labmillelavori.it/home/la-vita-non-aspetta-diritti-alla-maternita-e-paternita-nellera-della-precarieta/">La vita non aspetta</a>.<br />
Bello il titolo dell'iniziativa della festa del <a href="http://www.labmillelavori.it/home/cosa-e-lab/">LAB</a>.<br />
<br />
La vita non può aspettare che nel giro degli sgravi fiscali ad hoc possa arrivare il nostro turno.<br />
Non aspetta che si smetta di parlare di difesa della famiglia solo per negare i diritti agli omosessuali.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6xI5sRyn3EeHfHVkxdgb32cn6FueW6lUDE4rnVrsmpLDahObABAZ9tFAXkOA4A74WtzEDoubZs3IrjjeTEtXAedAj1_tYcRgNw8-c5VBU3Ium6VEcO92FsK84g8CJrtTpFo8-12-2jLO/s1024/pancia+e+precariet%C3%A0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6xI5sRyn3EeHfHVkxdgb32cn6FueW6lUDE4rnVrsmpLDahObABAZ9tFAXkOA4A74WtzEDoubZs3IrjjeTEtXAedAj1_tYcRgNw8-c5VBU3Ium6VEcO92FsK84g8CJrtTpFo8-12-2jLO/s200/pancia+e+precariet%C3%A0.jpg" width="200" /></a>Non aspetta che si muovano tre milioni di persone per farci assumere tutti.<br />
<br />
La vita non celebra i suoi rituali di rosse bandiere.<br />
La vita scorre via ogni mese e ad un certo punto decidi di rincorrerla.<br />
Ne hai il diritto. Diritto naturale prima che sociale.<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Tutte e tutti l'abbiamo.<br />
<br />
Ma dopo?<br />
Dove sta chi celebra il diritto alla vita quando non sai a chi lasciare tuo figlio per lavorare? quando le graduatorie pubbliche ti scacciano in fondo perché autonoma/o? quando ti guardano torvo se, pagando, usufruisci del servizio prescuola (se hai la fortuna di vivere in un posto in cui c'è)? quando non esisti nel modulo degli assegni familiari (se hai la fortuna di avere un coniuge che può ottenerli)?<br />
<br />
Perché abbiam bisogno di fortuna per essere genitori oggi?<br />
Quanta follia, coraggio, amore, per decidere di provare a ricorrere la vita.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Quanta fatica e determinazione per accompagnarla ogni giorno.<br />
Perché la maternità non sono solo 2+3 mesi.<br />
La maternità è il diritto ad avere e a crescere dei figli.<br />
E non può variare in funzione del rapporto di lavoro.<br />
<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-56896156121376878572013-05-07T00:41:00.000-07:002013-05-07T01:54:40.238-07:00Miscellanea (di considerazioni, di bimbi, di idee)Mamma sai buffo se te ti fidanzavi con una donna: avrei avuto due mamme.<br />
<br />
Anche se la frase era chiaramente un rimprovero al povero babbo che dopo aver lavorato, cucinato, giocato a palla con la figlia, stava guardando 10 minuti di partita mentre io e lei facevamo un puzzle, come al solito ha scatenato un turbinio di domande.<br />
<br />
<a name='more'></a>L'amore dei genitori come elemento più importante, l'esistenza di genitori che non amano i bimbi, la possibilità di genitori che non sia amano più tra loro ma amano ugualmente entrambi i loro figli.<br />
E ovviamente solo la seconda possibilità fa veramente tanto male e risulta incomprensibile.<br />
<br />
Ogni volta che cominciano le domande so che sarà l'ennesima occasione di mettere un piccolo importante tassello nella sua vita.<br />
Riflettendoci, però, stavolta ho pensato che non è solo la sua crescita a cui sto contribuendo.<br />
Quanto sarebbe più facile avere una società migliore se sapessimo rispondere alle domande dei bambini?<br />
<br />
Non c'entrano solo le nostre convinzioni. Ma la semplice considerazione che il mondo è vario, complesso, eterogeneo. Ma non più di una classe di scuola materna di un paese.<br />
<br />
A parte il caso di figli di coppia omosessuale (frutto di domanda post discussione familiare su caso di cronaca), tutto quello che ho raccontato fino ad oggi a mia figlia è qualcosa che lei ha già incontrato in questi cinque anni direttamente e personalmente. <br />
<br />
Direttamente e personalmente.<br />
<br />
I suoi compagni di classe sono in primis i suoi compagni di classe. E' questo che li differenzia dal resto del mondo. Sono una comunità, un gruppo. <br />
<br />
Solo rimuginando mi accorgo che nei due gruppi di cui ha fatto parte nella sua carriera scolastica ci sono figli di genitori non
sposati come è stata lei, bambini neri, figli di cattolici praticanti,
figli di musulmani, bambini nati con la fecondazione in vitro, bambini
bianchissimi, figli di genitori sposati come lei adesso, bambini che non
parlano ancora bene l'italiano, figli di testimoni di geova, figli di
coppie separate, bambini color cappuccino, figli di atei, bambini
adottati, figli di genitori nati in altri paesi, bambini bilingue, figli
di genitori cattolici non praticanti.<br />
<br />
Questi sono i suoi amici, questo il suo mondo.<br />
Che si fermerebbe alla parola gruppo se non fossero gli adulti a concentrarsi sul pezzo sotto.<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-83862983654595257262013-04-13T04:32:00.000-07:002013-04-13T06:31:56.903-07:00Anestesista in telelavoro (improperi poco saggi)<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">I saggi maschi hanno prodotto la ricetta.</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;">E, siccome non si può non parlare di genere, ecco la loro soluzione per l'occupazione femminile: telelavoro</span></span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">“</span><em style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Favorire telelavoro per aumentare occupazione femminile. Ricorrere al telelavoro, con vantaggi anche per le imprese in termini di riduzione dei costi fissi e dei casi di assenteismo.</em><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">“</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Ora.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Dico.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Cioè.</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;">(Cosa mi sono detta imprecando contro la pagina di repubblica)</span></span><br />
<a name='more'></a><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Avete intenzione di rinchiuderci in casa così mentre lavoriamo vi prepariamo la cena, facciamo la lavatrice, cambiamo pannolini e pannoloni? Così non rischiamo di farci vedere in viso, non dobbiamo truccarci o prepararci, ci basta una tuta, ma che dico, un pigiama?</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">E perché il telelavoro solo per noi? siam le uniche a dover gestire la casa?</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Siete davvero un gruppo di vecchi maschi decrepiti.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">E poi ancora, </span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">pensate che le donne siano solo segretarie? Avete controllato le facoltà di medicina? Vi farete anestetizzare in telelavoro? Mangerete in un ristorante un piatto virtuale? Comprerete cappotti controllati via web? Vi puliranno le strade con un robot elettronico?</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Non ci si può fare, non avete ancora capito niente. Ed è la cosa più gentile che possa dirvi. Voi e la vostra idea di welfare legata ad un sistema sociale che si regge sul maschio lavoratore, che torna a casa, rutteggia, dà una pacca sul culo alla moglie i primi anni, si siede a tavola e guarda i figli da lontano, come fossero esseri usciti chissà da dove, ricordandosi al massimo di comprar loro un regaletto ogni tanto.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Poi possiamo ragionare in modo pacato. Ma l'ha già fatto Barbara sul suo <a href="http://italiavistadalleuropa.wordpress.com/2013/04/12/lagghiacciante-telelavoro/">blog</a>, ed anche il post di <a href="http://abbattoimuri.wordpress.com/2013/04/12/i-saggi-e-le-loro-novita-telelavoro-alle-donne-cosi-i-ruoli-di-cura-sono-salvi/">abbatto i muri</a> è decisamente da leggere.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;">Non ho niente da aggiungere nel merito. Penso però sia giusto anche trasmettere quello che abbiamo sentito a pelle.</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;">Nessuno nega che per alcune occupazioni il telelavoro possa essere una formula sensata se utilizzata in modo misto, sia per maschi che per femmine.</span></span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;">Ma da qui a farla passare come l'unica proposta per l'occupazione femminile ci corrono giusto quei secoli di maschilismo da cui non riusciamo ancora a liberarci.</span></span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span></span>
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;">Aggiungerei una cosa i discorsi seri: se gli otto punti di Bersani ci vedono solo come lavoratrici dipendenti da far assumere (senza capire cosa ne sarà di noi dopo lo sgravio fiscale), se i saggi ci raffigurano solo come angeli del focolare dal doppio incarico, non sarà forse il caso di parlare un po' noi di quel che siamo e di quel che vogliamo?</span></span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;">Non vedono che la società è cambiata.</span></span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;">Forse dovremmo iniziare a dirlo un po' più forte, senza aspettare che qualcuno lo faccia per noi.</span></span><br />
<span style="color: #666666; font-family: Georgia, Times, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 15px; line-height: 24px;"><br /></span>Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-80300516648672666332013-04-03T06:05:00.003-07:002013-04-04T00:32:23.709-07:00Graduatorie e discriminazioni. Non tutti i genitori sono uguali<div style="text-align: justify;">
Torniamo agli asili nido. Ma anche alle materne, temo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le fantomatiche graduatorie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Trovare i criteri è un esercizio di pura investigazione online. E senza eccezioni: comuni rossi, bianchi, neri, a cinquestelle concorrono per vincere il premio no trasparenza.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Perché se poi riesci a trovare il criterio, ci son sorprese divertenti. Soprattutto per gli atipici.</div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Il Comune di Roma dà ad esempio un punteggio minore ai borsisti e tirocinanti che ai part time.<br />
<br />
L'anno scorso Manuela Campitelli, blogger del <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/mcampitelli/">fatto quotidiano</a> e di <a href="http://genitoriprecari.it/">genitoriprecari.it</a> scrisse <a href="http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/16/scuola-materna-pista/204792/">un bellissimo post</a> sull'argomento, e il riferimento era addirittura alla scuola materna. Allora l'escluso era il figlio di una coppia di lavoratori autonomi.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lastra a signa ha un sacco di criteri, ma a parità di punteggio chi vince? I figli di dipendenti (Ecco il link, <a href="http://www.comune.signa.fi.it/area-di-upload/areaupload.2006-09-08.5999160558/Piano%20educativo%20comunale%202012.pdf">Ecco il link: ovviamente è in fondo in fondo</a>).<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E, come ben sa chi ha partecipato alla ruota della fortuna delle graduatorie, la parità di punteggio è normalissima per il primo figlio se non son gemelli e se non ha problemi.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sicuramente il nostro variegato paese è pieno di questi casi, spesso nascosti come i criteri (se ne conoscete, segnalateli).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi piacerebbe riuscire a raccoglierli, per poi scrivere a tutti raccontando loro che oggi lavorare significa anche inventarsi un lavoro e, di conseguenza, avere una borsa di studio, o una partita iva, un cocopro, creare una società.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è una vita complicata, piena di incertezze, che a volte piace, a volte no.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma è una vita. Fatta da uomini e da donne che vorrebbero anche, magari, forse, se ne hanno voglia, essere genitori.</div>
<div style="text-align: justify;">
E non vedersi discriminati anche nell'accesso al welfare, perché non è vero che, in quanto autonomi, sono più liberi. Come possiamo riuscire a farlo capire anche ai dirigenti comunali che stilano questi criteri?</div>
<div style="text-align: justify;">
Esiste un modo per metterglielo in testa?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fino a quando non ci riusciremo ha poco senso parlare di provvedimenti di sostegno al lavoro, specie a quello femminile.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tenetevi gli sgravi fiscali e dateci la possibilità di essere genitori come gli altri.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-74462854278212177852013-03-26T01:14:00.001-07:002013-03-26T04:12:03.277-07:00Asilo nido mon amourQuando un nido chiude è una sconfitta per la società tutta.<br />
Su questo non ci sono dubbi.<br />
In tempi di spending review come si mantengono i servizi?<br />
Non ho le competenze per entrare nel dettaglio della questione, ma non posso non provare fastidio nel modo in cui si sta conducendo, più o meno a casa mia, la battaglia contro la chiusura di tre nidi pubblici. Chiusura voluta dal centrodestra e combattuta -giustamente- dagli altri.<br />
E' il modo che non condivido. Per niente.<br />
<a name='more'></a><br />
Per due motivi.<br />
Il primo, fortemente politico, è la necessità che si pone oggi di ridefinire un sistema di welfare universale e sostenibile, dove i due aggettivi non si contrappongano.<br />
Giusto e tattico fare una battaglia contro la chiusura, ma mi piacerebbe che il centrosinistra cogliesse l'occasione per dire qualcosa in più sull'argomento, con il coraggio di guardare anche a aspetti spinosi della faccenda.<br />
Come si sostiene un sistema di nidi pubblici strutturato con orari di lavoro che di fatto seguono quelli della scuola materna e che non rispondono più alle esigenze delle famiglie in cui entrambi i componenti della coppia lavorano (in vista, oltretutto, della futura assenza di nonni che rimarranno a lavoro per l'innalzamento dell'età pensionabile)?<br />
Il silenzio, su questo tema, è imbarazzante.<br />
<br />
Se questo primo motivo attiene ai partiti e alla politica, c'è anche un secondo motivo, più sindacale. Dice il referente della Cisl:<br />
<i>Ci preoccupa (...) anche la ricaduta sull’utenza. Andando ad appaltare a delle cooperative il servizio fin qui svolto dagli insegnanti assunti a termine dal Comune, si corre il rischio di perdere la qualità e il controllo assicurato attualmente </i><br />
(fonte: <a href="http://www.notiziediprato.it/2013/03/il-comune-chiudera-tre-asili-nido-sindacati-e-lavoratori-della-scuola-scendono-in-piazza/">http://www.notiziediprato.it/</a>)<br />
Da iscritta ad un sindacato trovo questo ragionamento <b>sbagliato</b>, <b>poco rispettoso</b>, <b>controproducente</b>.<br />
Dai tempi in cui, atipica, andavo a manifestare per l'articolo 18, mi hanno insegnato che non si contrappongono i lavoratori.<br />
Ecco, vorrei che anche i sindacati smettessero di considerare il personale delle cooperative personale di serie B.<br />
La qualità si può controllare - e bene.<br />
Quello su cui non è permesso transigere sono i pregiudizi: la differenza tra un'educatrice di nido che lavora nel terzo settore ed una che è in una graduatoria pubblica spesso è una differenza di prospettive e, sì, di ceto. Perché spesso è chi ha meno opportunità economiche, o chi ha voglia di crescere ed uscire dal nido, quello familiare, a non aver tempo di attendere lo scorrimento di una graduatoria pubblica. E sceglie di andare a lavorare in una cooperativa.<br />
Portando, caro referente della Cisl, una passione e una competenza che forse servirebbe anche nel suo di lavoro.<br />
<br />
Sì, sto passando dal teorico al personale, ma ogni volta che leggo cose del genere non posso non pensare al calore e alla professionalità che mi hanno accolto nel nido comunale gestito da una cooperativa, a cui ho mandato mia figlia. Educatrici che guadagnano poco più di mille euro al mese, assistenti di base che non ci arrivano nemmeno, ma che ricordano uno per uno i nomi dei bambini, i loro gusti, le loro piccole fondamentali particolarità. Non è un caso: quell'asilo è frutto di <b>anni di gare di appalto costruite bene*</b>, di un <b>controllo pubblico ottimo</b>, di una strutturazione di rapporti asilo-famiglie-territorio resa possibile solo grazie alla professionalità delle lavoratrici.<br />
Quelle lavoratrici hanno pochi diritti? Sicuramente. Molte di loro non sono iscritte ad un sindacato.<br />
Dopo aver letto cosa, almeno a Prato, un sindacato pensa di loro, non me ne stupisco<br />
<br />
*Costruire bene una gara di appalto significa non farla al ribasso, ma dare ad esempio punteggi elevati al tipo di titoli di studio, corsi di formazione, del personale del soggetto che partecipa. Il che provoca anche un circolo virtuoso: per poter vincere la volta dopo, la cooperativa ha tutto l'interesse a formare i propri operatori.Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-34738021412666063132013-03-15T11:25:00.001-07:002013-03-16T06:55:10.505-07:00Un Parlamento di donne. Ma ne mancano alcune (aggiornamento post Boldrini)<b>15 marzo, Tg3. Servizio sul Nuovo Parlamento. Mamma e bimba non ancora cinquenne</b>.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm9gP2_DUQM-RlE2syZ9C8w1u3OjoL0NCgoYPQkIvJvXb_oSKa6orFE_TTcRwyeSet05InitNFFCHYDH2tbkR4Q5CRYkl-zKPBWDnTe1AncWI43q_jhUDwgFUEhnuXPXhubRzO7X2WWwpv/s1600/camera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="133" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm9gP2_DUQM-RlE2syZ9C8w1u3OjoL0NCgoYPQkIvJvXb_oSKa6orFE_TTcRwyeSet05InitNFFCHYDH2tbkR4Q5CRYkl-zKPBWDnTe1AncWI43q_jhUDwgFUEhnuXPXhubRzO7X2WWwpv/s200/camera.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; font-family: georgia; line-height: 18px; text-align: start;">(ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images, tratta da www.ilpost.it)</span></td></tr>
</tbody></table>
Mamma: Guarda amore, fanno vedere il nuovo Parlamento, ci sono tante donne<br />
Bimba: Tutte donne?<br />
M: No, amore. Però tante. E' una cosa importante che le donne facciano politica.<br />
B: C'è anche la zia Mek?<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a>M: No, putroppo no. Lei ancora non può nemmeno votare, lo sai.<br />
B: Ma quelli buoni vogliono farla votare?<br />
M: Sì, ma non bastano, bisogna essere in tanti a volerlo.<br />
B: Ma lì sono tanti!<br />
<br />
.........<br />
<b>16 marzo, dopo il discorso di Laura Boldrini</b><br />
M: Vedi, fossero tutti come lei, la zia potrebbe votare<br />
B: Allora deve comandare lei<br />
.....<br />
B: io VOGLIO che voti la zia Mek, bisogna che vincano quelli che vogliono, come si fa?<br />
M: Bisogna combattere<br />
B: E come si fa?<br />
......<br />
<br />
(Anche con la febbre continua il loop. Il fatto che zia Mek non possa votare è qualcosa di inaccettabile.<br />
Per i bimbi non servono tante parole: è la realtà stessa a disegnare e orientare il loro futuro. Margherita ha sentito parlare la zia Mek, la vede decisa, fiera, con una grande dialettica. Non so come abbia fatto ad associare queste doti al fare politica, ma ha sicuramente ragione)<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-69932402774689652482013-03-13T04:42:00.000-07:002013-03-13T06:48:59.188-07:00Donne, lavoro, welfare. E un copia incollaIl dibattito politico spostato su cosa farà Grillo, cosa farà Bersani, cosa farà Napolitano in attesa delle fumate vaticane mi ha un po' stufata.<br />
Così sono pure andata a leggermi i famosi 8 punti. Per scoprire che il punto 2 (lavoro e welfare) non mi convince.<br />
<a name='more'></a><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIYwFx6c3P_76PqrJvoEKtTe7EQkWlM81syz7331zxqeoW028Rdne5CvvtA2tmAnObemv_jsgT-1Qgkkay7ugjdT8aCUXIUIM0rEnDTGwAyBP1HuG7I_fQsevZNF7u8OQKPLOjvRAjdlOk/s1600/Creare+lavoro+per+far+crescere+Italia_PD.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIYwFx6c3P_76PqrJvoEKtTe7EQkWlM81syz7331zxqeoW028Rdne5CvvtA2tmAnObemv_jsgT-1Qgkkay7ugjdT8aCUXIUIM0rEnDTGwAyBP1HuG7I_fQsevZNF7u8OQKPLOjvRAjdlOk/s320/Creare+lavoro+per+far+crescere+Italia_PD.jpg" width="209" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">http://www.partitodemocratico.it/doc/251648</td></tr>
</tbody></table>
Si avanza, finalmente, sulla questione dello <i>ius soli</i>. Si rimane al palo sul welfare.<br />
<br />
Possibile che ancora oggi si liquidi la questione del (mancato) lavoro femminile col solito copia incolla sulle detrazioni fiscali? Questa volta per donne con figli minori.<br />
<br />
Ma veramente si continua a pensare che sia questa la soluzione? Incentivare le aziende ad assumere donne con sgravi fiscali?<br />
Io ci vedo le solite misure a breve termine, che nel lungo periodo non serviranno a granché*. Perchè se in Italia la percentuale di donne inattive subisce un'impennata con la nascita dei figli, forse è necessario interrogarsi su elementi strutturali.<br />
Passare dall'incentivo all'assunzione (o agli sgravi per le imprenditrici donne) al welfare. Contrattazione sociale.<br />
<br />
Possibile che nel 2013 non si riesca ancora a abbandonare questo welfare familistico paternalista e anzi, si tenda a rafforzarlo con toppe e ricuciture?<br />
<br />
Magari son superficiale, forse la questione nel dibattito interno è più forte. Io, però, non ho ancora sentito una parola su questo.<br />
E allora, buono sgravio fiscale a voi. <br />
Io devo continuare a gestirmi la giornata.<br />
<br />
<br />
* Discorso diverso è quello sul costo del lavoro. Ma in generale, per ogni assunzione <br />
<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-15688045618035891622013-02-18T02:33:00.002-08:002013-02-18T02:33:56.115-08:00Quando ovino e semino si incontrano da un'altra parteL'ultima volta abbiam lasciato la questione in sospeso. E' venuto il tempo di inserire la questione fecondazione assistita.<br />
E' piccola? No, non credo.<br />
Esistono bambini, coetanei, amici, nati con questo grande atto d'amore: voglio che la mia bimba non rimanga stupita quando qualcuno di loro saprà quale strada ha fatto per arrivare tra noi. Una delle tante, del resto.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Così eccoci: quando quel famoso semino e quel famoso ovino non riescono ad incontrarsi, grazie ai dottori e alla scienza, abbiamo un'altra soluzione.<br />
Che significa tanto tanto amore da parte di quella mamma e di quel babbo che con tanta pazienza si fanno seguire da alcuni dottori per poter far incontrare semino e ovino fuori dalla pancia della mamma, in un vasino protetto, un po' come quando prima di piantare il semino di una pianta direttamente nel terreno, lo mettiamo sotto un vasino, al caldo. Quando semino e ovino riescono a crescere dando origine alle prime cellule che formeranno il bambino o la bambina, il dottore li rimette nella pancia della mamma e tutto prosegue come sai.<br />
<br />
Mmmm<br />
Domande?<br />
<i>Ma il bambino non sente male ad essere rimesso dentro la pancia della mamma? E' stretto!</i><br />
<br />
Ma soprattutto come è facile spiegare una cosa apparentemente asettica come l'enorme atto d'amore che è.<br />
<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-73952960027775786492013-01-09T03:50:00.001-08:002013-01-11T09:27:38.857-08:00Le domande importanti. I due papàCi sono dei momenti in cui devi fermarti.<br />
L'ho appreso indirettamente, vedendo come Elena ha cresciuto i suoi tre splendidi figli, nati dal 1990 al 1999.<br />
Ci sono momenti in cui, salvo aerei in partenza, questioni urgenti e gravissime, devi abbandonare quello che stai facendo.<br />
Quando quei due occhietti ti guardano e ti dicono, o ti fanno capire, di avere una cosa importante da chiederti.<br />
Stop.<br />
<br />
Modalità "spazio sacro" del tappetino yoga. Chiudere tutto fuori e ascoltare.<br />
Di solito è facile: la domanda importante arriva sempre nel momento della nanna, nel lettino, prima di cedere al sonno.<br />
Stamani no: in bagno, con la mamma come al solito in ritardo, un treno già perso, in lotta per prendere il secondo.<br />
Ma non conta.<br />
<br />
"Mamma devo chiederti una cosa, ma da sole"<br />
Cacciare il babbo dal bagno, farlo arrabbiare perché dovrà essere anche lui a correre per portare la bimba alla materna.<br />
Ma non conta. <br />
Stop.<br />
<br />
"Mamma, ma come fanno due babbi ad avere un bambino (se non c'è l'ovino)?"<br />
<a name='more'></a><br />
(Certo, la discussione di domenica. Deve aver colto qualche eco anche se era in un'altra stanza a giocare).<br />
<br />
Inseminazione artificiale e utero in affitto richiedono un giorno di vacanza per essere spiegate e assimilate a nemmeno 5 anni. Oggi non è possibile.<br />
<br />
"Possono adottarlo amore".<br />
E così riparliamo dei bambini che arrivano con l'aereo, che non hanno i genitori, o hanno dei genitori che non possono occuparsi di loro, e quindi hanno la possibilità di essere adottati da famiglie che, per qualche motivo non riescono ad avere figli. Come la sua amica del nido, che ha gli occhi diversi da sua mamma: i suoi genitori sono andata a prenderla in un posto con tanti bambini e l'hanno portata qua, con loro.<br />
<br />
A questo punto, però, sono io ad avere una domanda importante.<br />
La domanda a cui non riesco a rispondere da anni.<br />
Perché gli ideali sono fondamentali, ma non riesco a prendere posizione solo con quelli: ho bisogno di sapere.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZwBFbhvbqwyE5KXo0G61LY1Y3ske7oxS3f2weJ9grsu5KYS4NGmobP_Li6acHfIIkvmx5gCR8wR58cDlIQYRTOs8wHK_3PTftSqG52JzJw4IXRvuVieCLtr6RUQjLVintwDgqRTyKWPRc/s1600/Piccolo+uovo.gif" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZwBFbhvbqwyE5KXo0G61LY1Y3ske7oxS3f2weJ9grsu5KYS4NGmobP_Li6acHfIIkvmx5gCR8wR58cDlIQYRTOs8wHK_3PTftSqG52JzJw4IXRvuVieCLtr6RUQjLVintwDgqRTyKWPRc/s200/Piccolo+uovo.gif" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">http://www.lostampatello.com/chi.html</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
"E secondo te amore è meglio avere due babbi o stare insieme ad altri bambini con delle suore o delle persone che si prendono cura di te?"<br />
"Avere un babbo e una mamma"<br />
"Va bene, ma è meglio due babbi o stare lì?"<br />
"Due babbi!"<br />
<br />
E non sono quelle due parole, ma la naturalezza, il tono e lo sguardo ad avermi dato la risposta che ho tanto cercato.<br />
<br />
Adesso tocca a me continuare a dirle tutto in stampatello.<br />
Una bellissima espressione che ho trovato in un <a href="http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/02/02/news/libro_altan-29206999/" target="_blank">articolo</a> cercando immagini di libri sull'omogenitorialità. Insieme ad una piccola casa editrice, <a href="http://www.lostampatello.com/index.html" target="_blank">Lo stampatello</a>, appunto.<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-30149362449659543862012-12-28T02:07:00.001-08:002012-12-28T04:53:44.875-08:00Le agende delle donne (e quella di Monti)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEG16-ayL5mPu1SfYbIkon2ayIdGkG20WzmstLzDQvo3wZmzQkukjduco2nORrLa0mpa7qZm9Cz_Y30O3VsMInzqM-xIH1L5wJ42tt2zN7Up0l_PSBMliM6qTV9jHHlLaZ_7Kb22APf0cN/s1600/Moleskine.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEG16-ayL5mPu1SfYbIkon2ayIdGkG20WzmstLzDQvo3wZmzQkukjduco2nORrLa0mpa7qZm9Cz_Y30O3VsMInzqM-xIH1L5wJ42tt2zN7Up0l_PSBMliM6qTV9jHHlLaZ_7Kb22APf0cN/s320/Moleskine.jpg" width="320" /></a></div>
Caro Monti,<br />
queste sono le agende mia e di Valentina.<br />
E' una sorta di tradizione la nostra: ogni dicembre ce la compriamo uguale, così, ovviamente, almeno un paio di volte all'anno le scambiamo e ci ridiamo su.<br />
E' stata Valentina ad inaugurare questo rito: lei aveva appena finito un dottorato con borsa lavorando e scrivendo la tesi di notte, io dovevo concluderlo. Lavorando, anche se un po' meno, ma cercando di conciliare il tutto con una figlia.<br />
Due storie simili, tragicomiche a volte, ma con l'accento sempre sulla seconda parte della parola.<br />
<br />
Sa che sfogliando le nostre vecchie moleskine potrebbe avere qualche utile suggerimento?<br />
Provo a spiegarmi.<br />
<a name='more'></a><br />
Io e Valentina lavoriamo a Firenze, analizzando dati dei Fondi Europei per l'Istruzione destinati alle regioni dell'Obiettivo Convergenza e dobbiamo ammetterlo, da un annetto a questa parte è molto più soddisfacente farlo con un <a href="http://www.coesioneterritoriale.gov.it/" target="_blank">Ministro della coesione territoriale</a> come quello che lei ha scelto. Perché se ne intende e dà attenzione al lavoro di chi passa ore sui dati.<br />
<br />
Poi collaboriamo con l'Osservatorio Sociale Provinciale di Prato e, tramite questo, per quello Regionale. Analizziamo i dati sulla <a href="http://servizi.regione.toscana.it/osservatoriosociale/img/getfile_img1.php?id=22609" target="_blank">violenza di genere</a>.<br />
Poi ognuna di noi fa anche qualche altra cosa. Perché ci piace.<br />
<br />
Valentina si alza alle 5.30 ogni mattina, per stare un paio d'ore col compagno e con la figlia prima di prendere un treno che la porta a Firenze.<br />
Anche io prendo il treno e le assicuro che non è semplice conciliare lavoro, figli, orari dell'asilo e orari dei treni.<br />
Viviamo vicino ai genitori, da brave italiane tipo, perché se stessimo lontane sarebbe parecchio complicato spiegare perché non arriviamo mai in orario alla chiusura delle scuole.<br />
Le nostre agende sono incasinate, divertenti, piene di cose e di impegni, perché ci piace anche pensare un po' a noi, ai nostri compagni, alla nostra vita, ad andare dal parrucchiere o dall'estetista, in piscina o a yoga. In fondo facciam girare l'economia.<br />
Le ho parlato di noi due, ma mi basta alzare la testa da questa scrivania per trovare tante altre come noi.<br />
Come l'altra Valentina che vorrebbe un figlio ma deve convincere il suo compagno a rischiare, perché con un cocopro è un rischio diventare genitore.<br />
Potrei parlarle inotre di un gruppo di donne imprenditrici che hanno costituito un'impresa che si occupa di <a href="http://www.sociolab.it/wordpress/" target="_blank">partecipazione e ricerca sociale</a><br />
Potrei parlarle di Manuela che sta sostituendo una maternità in un comune lontano da quello in cui vive.<br />
Potrei parlarle di Eleonora, che ho conosciuto da poco e che immagino scrivere pezzi mentre allatta la figlia.<br />
Potrei parlarle di Ilenia, che deve tenersi il suo part time cercando nel frattempo di fare mille altre cose.<br />
Potrei parlarle di Francesca, che ha messo da una parte il sogno di fare la psicologa, perché è più semplice accudire una figlia con un part time nella grande distribuzione. Ma che ancora, giustamente, sogna. <br />
Potrei parlarle di Arianna, fotografa freelance che cerca di fare il lavoro che le piace in un paese dove i giornali preferiscono affidarsi ai pacchetti offerti dalle agenzie invece che incentivare il lavoro delle sue menti.<br />
Potrei parlarle di Teresa, che ha pure vinto il Premio Ilaria Alpi, ma vive lontano dai suoi e troppo spesso deve rinunciare al lavoro perché non sa a chi lasciare i figli. <br />
<br />
Non abbiam niente di speciale in fondo. Siam solo donne che hanno voglia di guardare avanti ridendo.<br />
<br />
Lei nella sua <a href="http://www.agenda-monti.it/wp-content/uploads/2012/12/UnAgenda-per-un-impegno-comune-di-Mario-Monti.pdf" target="_blank">agenda</a> giustamente dice che <i>l’Italia non potrà dispiegare il potenziale di sviluppo economico se
non riuscirà a valorizzarle maggiormente. Come ha stimato Bankitalia,
con un’occupazione femminile al 60% il nostro Pil aumenterebbe del 7% .</i><br />
Siamo d'accordo.<br />
Ma è davvero sicuro che il tutto si risolva con <i>una detassazione selettiva dei redditi di lavoro femminile</i>? Guardi, il nostro lavoro costa pochissimo: non siamo dipendenti. I nostri compagni ci aiutano, i lavori di casa son divisi.<br />
Ma è ugualmente molto dura.<br />
E' vero, lei parla anche di <i>robuste politiche di conciliazione famiglia-lavoro. </i><br />
Ma quali sono?<i><br /></i><br />
Oltre all'ampliamento, utilissimo, del congedo di paternità, quali policies ci propone?<br />
Sa, avere figli non finisce dopo un anno (periodo massimo entro il quale cocopro e partite iva - nonostante <a href="http://mammatipica.blogspot.it/2012/12/congedi-fantasma-elsa-ce-li-ha-dati-ma.html" target="_blank">l'inps dica di no</a> - hanno diritto ai congedi). I figli rimangono figli anche a tre, quattro, cinque anni.<br />
Dove li mettiamo mentre lavoriamo? <br />
Forse se provasse a dare una risposta a questo amletico dubbio il lavoro femminile aumenterebbe davvero. Facendo incrementare PIL e tasso di natalità. Una panacea per il sistema pensionistico futuro.<br />
Ha mai pensato ad esempio a far dedurre le spese per l'accudimento dei congiunti, siano minori o anziani? Ad oggi si deducono i contributi dei lavoratori domestici assunti, cosa buona e giusta che ha portato all'emersione dal nero di molto lavoro di cura.<br />
Perché non prova ad aggiungere qualche riga alla sua agenda proponendo che la deduzione sia estesa all'intero compenso, in qualunque forma si erogato (includendo quindi notule professionali, quote di nido, post e pre scuola, campi estivi, servizi per gli anziani)?<br />
Sa che molte molte di noi hanno fatto a nero la baby sitter e/o l'hanno utilizzata? Sa che se fosse possibile dedurre il compenso di quella lavoratrice (o quel lavoratore) potremmo incentivare lavoro alla luce del sole? Del resto, come sa bene, per i primi 5 anni avere una partita iva costa veramente poco (poi su quel che succede dopo dovremmo aprire una discussione a parte).<br />
<br />
Guardi, son gentile.<br />
Può copiare queste proposte e dire che sono le sue.<br />
Può copiarle chiunque, a me basta trovare qualcuno che pensi alla vera conciliazione dei tempi.<br />
Prima speravo di sentire parole fondate su convinzioni ideali.<br />
Adesso mi basta che qualcuno ci pensi, anche se fosse solo in funzione del PIL<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-6603522210619294342012-12-11T12:08:00.001-08:002012-12-12T01:27:06.135-08:00Congedi fantasma (Elsa ce li ha dati, ma l'Inps non lo sa)<span style="background-color: white; color: #222222; font-family: Arial, sans-serif;">Da
più di un anno ho una fissa: perché i liberi professionisti iscritti alla
gestione separata inps, a fronte dello stesso contributo previdenziale dei
collaboratori a progetto, non hanno diritto ai congedi parentali?</span><span style="background-color: white;"></span><br />
<div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ogni
volta che ho scritto qualcosa sull'argomento ho pedissequamente controllato sul
sito inps, nella vana speranza fosse cambiato qualcosa. E ogni volta, la stessa
dicitura "non hanno diritto".</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E
invece non è così.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span><br />
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span>
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Grazie
ad <a href="https://twitter.com/IlariaLani"><span style="color: blue;">Ilaria</span></a>,
responsabile delle politiche giovanili della cgil, ho scoperto che anche noi
libere professioniste abbiamo diritto al rimborso per malattia e ai congedi
parentali.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Solo
che, perlomeno nel secondo caso, l'inps non lo sa.</span><br />
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E sul <a href="http://www.inps.it/portale/default.aspx?itemdir=5885"><span style="color: blue;">sito ufficiale</span></a> continua a tenere la stessa
odiosa dicitura.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ho pure fatto uno
screenshot disperato, perché non ci potevo credere.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7sbS3tN2gIz0aoO0ZGMgJHrNL4auKjQmkFp8kqK313scfnf6IuzQiKweybqhclZ2KEbDyedBLL5Mn4NnhORQPsFAUMLS937J2VbKU-H16KxOil7MBWh1zuoTJzshYDIDEj6BCmchyjgMh/s1600/congedi+gestione+separata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7sbS3tN2gIz0aoO0ZGMgJHrNL4auKjQmkFp8kqK313scfnf6IuzQiKweybqhclZ2KEbDyedBLL5Mn4NnhORQPsFAUMLS937J2VbKU-H16KxOil7MBWh1zuoTJzshYDIDEj6BCmchyjgMh/s320/congedi+gestione+separata.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Così,
pensando che semplicemente non avessero aggiornato i loro strumenti di
informazione (tema sollevato proprio oggi anche da <a href="http://www.actainrete.it/2012/12/i-diritti-negati-dallinps/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter"><span style="color: blue;">Acta</span></a>), qualche giorno fa ho scritto all'INPS
chiedendo se, come partita iva iscritta alla gestione separata, avessi diritto
ai congedi. </span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Hanno
anche dato un bel protocollo INPS.CCBFF.07/12/2012.3298912 del 07/12/2012
12.28.49 alla mia richiesta.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E,
con altrettanto protocollo, hanno sinteticamente risposto</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">in
riferimento alla Sua richiesta con numero di protocollo<br />
INPS.CCBFF.07/12/2012.3298912 del 07/12/2012 Le comunichiamo quanto segue:<br />
<br />
il congedo parentale non spetta ai liberi professionisti che versano nella<br />
gestione separata,ma solo ai lavoratori a progetto e categorie assimilate.<br />
<br />
La ringraziamo per aver utilizzato il servizio INPS Risponde, non esiti a<br />
contattarci per ulteriori richieste</span></i><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Bene.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quindi.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">O ci
sono leggi, circolari, decreti che modificano il Salva Italia, o l'INPS da 11
mesi sta andando contro la legge.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Negandoci
un diritto che finalmente ci hanno reso.</span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<b><span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per i
riferimenti:</span></b><span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Decreto</span><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> <i><span style="background: white;">Salva
Italia</span></i> <span style="background: white;">Monti Fornero, tra le
tante cose contestabili, ne ha fatta anche una buona. Tanto che in per metà è
sconosciuta, per l'altra metà è disattesa.<o:p></o:p></span></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">
</span><br />
<hr align="center" size="9" width="100%" />
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">
</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per
esser precise il <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/9A1E3559-4769-483E-9E1E-BE886A784A41/0/20111206_DL_201.pdf"><span style="color: blue;">DECRETO-LEGGE 6 dicembre 2011, n. 201</span></a>,
all'articolo 24, comma 26<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">“(Estensione
tutele prestazioni temporanee ai professionisti Gestione separata) A decorrere
dal 1° gennaio 2012, ai professionisti iscritti alla gestione separata di cui
all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di
pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie sono estese
le tutele di cui all’articolo 1, comma 788 della</span><span style="color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span><span style="background-color: white; background-position: initial initial; background-repeat: initial initial; font-family: Arial, sans-serif;"><a href="http://www.parlamento.it/parlam/leggi/06296l.htm"><span style="color: #222222;">legge 27 dicembre 2006, n. 296</span></a></span><span style="background: white; color: #222222; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">" legge 27
dicembre 2006, n. 296.”</span><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><o:p></o:p></span></div>
</div>
Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-12173174004582564422012-12-07T01:05:00.003-08:002012-12-12T01:29:04.208-08:00Il mio lavoro<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Daniela, ricercatrice sociale</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAWMH_RtqjFOggvJZDbFurl7Yk2VfDaJs7qDV5GWlKYILFrS7BLbX8aNuz3yOD4y95Y9MVGZMa1rEqI5qSFBVYOj2TBCOFGKF5nOff4vkCg_MRSou3eXf7LIySgu9VFSFryRhe_sy9Wupc/s1600/PLAS-GIOVEDI-06-DICEMBRE_W.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAWMH_RtqjFOggvJZDbFurl7Yk2VfDaJs7qDV5GWlKYILFrS7BLbX8aNuz3yOD4y95Y9MVGZMa1rEqI5qSFBVYOj2TBCOFGKF5nOff4vkCg_MRSou3eXf7LIySgu9VFSFryRhe_sy9Wupc/s320/PLAS-GIOVEDI-06-DICEMBRE_W.png" width="228" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Il 48,2% delle studentesse delle scuole superiori di Prato ha avuto un rapporto
sessuale completo.</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Le
operatrici dei centri antiviolenza toscani hanno un livello di istruzione più
elevato di quello degli operatori dei servizi sociosanitari intervistati
nell’analisi del Cesvot</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Un terzo
degli studenti che hanno frequentato uno stage con i Fondi PON Istruzione ha ricevuto dall’azienda una proposta di
lavoro</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Nel 2007
le interruzioni volontarie di gravidanza effettuate nella Asl di Prato sono
state 650</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Il 32%
degli intervistati negli ultimi tre anni ha subito almeno un tentativo di reato
tra quelli indagati</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Il mio
lavoro consiste nello studiare fenomeni sociali. Analizzare numeri, trovare
relazioni, trasformare storie in chiavi di lettura.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">A volte
è difficile rimanere nel ruolo che mi è assegnato, quasi impossibile riuscire a
non commuoversi ascoltando le parole di una donna che racconta piangendo l’attesa
silenziosa di conoscere la sorte del marito partito con un gommone. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">O pensare a
come abbinare il colore dei grafici quando i numeri sono vittime.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Negli
ultimi 3 anni 5723 donne si sono rivolte ai centri antiviolenza della Toscana</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">4.060 i figli
che, negli ultimi due anni, hanno assistito alla violenza. E non possiamo più
parlare di violenza assistita: è violenza tout court.</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Però il
mio lavoro è bellissimo quando i risultati di un monitoraggio sugli interventi
per gli immigrati nelle scuole diventano materiale di discussione in Provincia.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">O quando
parlare delle vittime di violenza di genere significa aiutare la Regione a
migliorare gli interventi per il sostegno a quelle donne, a quei numeri.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">(Consulta delle professioni, <a href="http://www.plasfirenze.it/" target="_blank">Plas - la casa dei mille lavori</a>, </span><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Cgil Firenze, </span><span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";"><a href="http://www.plasfirenze.it/home/2012/12/06/6-novembre-tu-chiamale-se-vuoi-professioni/" target="_blank">6 dicembre 2012</a>)</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "Franklin Gothic Book","sans-serif";">Ci siamo, siamo tanti. </span></div>
Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-31534460870545964302012-12-04T01:50:00.001-08:002012-12-12T01:29:57.883-08:00Proviamo con Babbo NataleIo continuo con il mio chiodo fisso.<br />
<br />
Negli ultimi giorni ci sono state un paio di buone notizie: l'idea del <a href="http://www.corriere.it/salute/pediatria/12_novembre_27/bonus-baby-sitter_7656c7da-386f-11e2-a2c7-8d9940659020.shtml?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter" target="_blank">bonus baby sitter</a> (in cambio dei congedi) e, oggi, quella del <a href="http://www.corriere.it/cronache/12_dicembre_04/congedo-ore-genitori_cf563546-3ddd-11e2-ab02-9e37f2f89044.shtml" target="_blank">congedo fino agli 8 anni</a>.<br />
Buone, buonissime notizie.<br />
Ma, al solito, limitate.<br />
A questo punto credo sia necessario un intervento straordinario.<br />
<br />
<i>Caro Babbo Natale, in questo anno ho avuto tante soddisfazioni e gioie. Anche difficoltà, ovviamente, ma alla fine il sorriso ha prevalso. Ed eccomi qua, senza particolari desideri personali. Ho, però, un sacco di richieste collettive. Per adesso mi limito a tre cosucce:</i><br />
<i><br /></i>
<i></i><br />
<a name='more'></a><i><br /></i><br />
<i><br /></i>
<i>1. Puoi aiutare chi si occupa del sistema welfare a rammentarsi che, quando ci sono entrambi, i genitori sono due?</i><br />
<i>2. Puoi fai notare che se le donne lavorano il PIL aumenta per l'indotto che si crea (ma per questo serve anche far uscire i servizi di sostegno dal nero)?</i><br />
<i>3. Poi, la sfida più difficile: potresti sussurrare all'orecchio di ministri, politici e sindacalisti che anche i liberi professionisti fanno figli? E oggi, in questo sistema del lavoro, essere liberi professionisti non significa essere più forti ma, spesso, più deboli e più ricattabili? Come tu certamente saprai, è finita l'era in cui era facile distinguere la classe sociale attraverso il tipo di occupazione. E non basta nemmeno la creazione della categoria atipico=sfigato. Abbiamo bisogno di un po' di attenzione.</i><br />
<i><br /></i>
<i>So che sarà difficile. Ma tu sei Babbo Natale e puoi farcela: in fondo non sono doni pesanti, ma solo piccoli ragionamenti logici.</i><br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-19894494529003308872012-11-21T23:00:00.000-08:002012-12-12T01:31:16.303-08:00Pari opportunità e baby sitter<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io sono di sinistra e penso che essere di sinistra
significhi dare a tutti un’opportunità.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non livellarli, ma lasciargli scegliere
cosa vogliono essere. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E se non hanno gli strumenti per farlo fornirli.
</span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E’ la mobilità sociale l’indicatore che scelgo: un paese mi piace non
quando un uomo riesce partendo dal basso ad arrivare al top, ma quando tutti
possono provarci.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutti: uomini e donne. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E senza rinunciare al resto.</span></div>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi in Italia questo non è possibile.</span><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Come ho detto qualche mese fa ad un’iniziativa della CGIL,</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io, che da quando ho iniziato a
lavorare ho avuto tutti i contratti possibili tranne l’indeterminato, non mi
sento difesa da nessuno: né dal sindacato, che mi chiede di trovare il modo di
dimostrare che sono una dipendente, né tra le partite iva cattive che non
denunciano. Mi sento, e tanti con me, nel mezzo. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tra quelli che fanno lavori
“strani”, nuove professioni che vivono fuori dalla logica capitale/lavoro come
la intendevano i nostri genitori e i nostri nonni. Che magari non hanno orari
fissi, ma non sono nemmeno veri liberi professionisti. Nuove professioni, spesso
altamente qualificate, per cui servono risposte. Che hanno bisogno di qualcuno
che se ne prenda cura.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il sogno dell’operaio che vuole il
figlio dottore rischia di infrangersi nel momento in cui quel figlio, che con
tanti sacrifici è riuscito a laurearsi, deve scontrarsi con un ingresso nel
mondo del lavoro, o con un lavoro stesso, fatto di pochissime tutele, in fatto
di diritti sindacali, ma anche di welfare. E allora il problema diventa quello
della mobilità sociale: alla precarietà senza tutele resiste solo chi ha le
spalle coperte, o chi sceglie di dedicarsi solo al lavoro, di non uscire di
casa, di rimanere figlio. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E per noi donne il problema è più drammatico, perché la scelta la viviamo sul nostro corpo: il corpo delle donne
a cui è chiesto di scegliere tra il sogno del lavoro che piace e la maternità.
Fermo restando la libera scelta e il diritto a non voler essere madre, ci è
chiesto di scegliere. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io mi sono rifiutata di farlo, ho
scommesso, ci ho provato: il lavoro che mi piaceva e la voglia di un figlio. Il
momento più duro è stata la sensazione di solitudine, una pancia enorme, un
dottorato da portare avanti, contratti cococo, e nessuna risposta. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oggi sono di nuovo qui, partita iva,
a scoprire per caso che noi non abbiamo i congedi parentali, unica categoria
che paga l’inps e non li ha. In pratica noi paghiamo l’inps per avere i congedi
e non ce li danno</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma quel che fa più male è che nessuno
ad oggi ne abbia mai parlato. Si parla di tempo per le donne e di quote,
ma credo i problemi siano altri, e per poterli affrontare servono nuovi
strumenti, nuove sfide. Serve il coraggio di dire che alcuni strumenti
oggi non vanno più bene: perché una commessa può lavorare 362 giorni all’anno
per 24 ore al giorno e l’asilo a cui vorrebbe mandare suo figlio è aperto 200
giorni all’anno? Nel resto del tempo dove lo mette?</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E' giusto dover dire, e lo dico, "per fortuna il nido del mio Comune è esternalizzato ad una cooperativa, almeno è aperto fino al 6 agosto?". E lo dico sapendo molto bene quali sono gli stipendi di chi lavora nelle cooperative che gestiscono questi servizi. Giusto perché metà del budget familiare viene da lì. Quello maschile, perché a noi piace ribaltare gli stereotipi. E a proposito di stereotipi come mai alle riunioni della scuola materna non ci sono i padri (nè, spesso, le madri), mentre a quelle del nido (esternalizzato) c'erano anche loro? Sarà perché erano dopo cena? Possibile che aprire una scuola materna dopo cena sia complicatissimo? </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Allora, invece di ridurre la questione femminile alle quote, non sarà il caso di andare oltre? Lo stato non può farsi carico di tutto? Forse. Ma le persone sanno organizzarsi: nascono imprese spontanee: potrà far ridere, ma dei padri fiorentini hanno da poco creato un sito, <a href="http://www.okbabysitter.com/" target="_blank">www.okbabysitter.com</a>, per mettere in contatto baby sitter e famiglie. Non sarà il caso di guardare a questi esempi e di iniziare a parlare
di strumenti di vero sostegno all’occupazione femminile, che non siano solo
sgravi fiscali per le imprese che assumono? Non sarebbe meglio usare quei soldi
per far detrarre o meglio dedurre le spese delle baby sitter? Guardatevi
intorno: chi guarda i figli delle donne che lavorano? I nonni? Gli stessi che a
breve non potranno più andare in pensione. E baby sitter. A nero. Perché non
conviene a nessuno assumerle: è possibile provare a proporre che la babysitter
possa essere assunta O una libera professionista senza far cadere giù il mondo?
E’ possibile pensare a sgravi fiscali che aiutino l’emersione dal nero del
lavoro di welfare? Lo si fa con i lavori condominiali e non lo si fa per
permettere alle donne di essere madri e lavoratrici.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ieri rileggevo quanto ho detto
davanti alla Camusso: la conclusione era: Non credo che il mercato del lavoro
di oggi ci permetterà di essere assunti e anche se fosse, nel frattempo voglio
vivere, adesso. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">E mi vengono i brividi a pensare che
una scoperta bellissima, come quella di poter congelare gli ovuli in caso di
cure che produrranno sterilità possa diventare, come ho letto, la soluzione per
essere madri quando ci saranno le tutele per permetterselo.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Io voglio vivere, adesso.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Voglio che il sogno di quell’operaio
sia, come nei paesi scandinavi, di avere la figlia dottoressa. E nel frattempo,
pure di poter diventare nonno.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ecco, era marzo, ma avevo già lo
slogan giusto</span></div>
Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-39738666427268595032012-10-09T06:54:00.000-07:002012-12-12T01:31:57.912-08:00Ma cosa ci stai a fare allora? (nel sindacato)Me lo chiedono in tanti, decisamente in troppi.<br />
Ma se la pensi così perché rimani in Cgil?<br />
E come la penso? Cosa c'è di strano nel pensare di voler aprire una discussione su un modo nuovo di tutelare il lavoro quando le persone sono le stesse ma il mondo è cambiato?<br />
Ah, l'articolo.<br />
Sì, è una storia vecchia, sì, mi ha fatto male. Ma non c'è solo quello.<br />
E non c'è solo ora.<br />
<br />
Perché se la rabbia fa bene, la frustrazione no.<br />
Rende soli e io sola non voglio rimanere.<br />
Per formazione, per passione,
per bisogno. <br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<br />
Quelle piovute in questi giorni sono in realtà domande a cui cerco di rispondere da mesi, ogni volta che qualcuna/o nella mia situazione si scaglia contro il sindacato, ogni volta che parliamo di quali strumenti abbiamo per essere lavoratori e persone pur non essendo dipendenti.<br />
Come affrontare il problema della difesa del lavoratore e non solo del posto di lavoro senza arrivare al populismo e alle facili ricette che vorrebbero un "togliete a loro per dare a noi"?<br />
E' una linea sottile, un filo senza rete di protezione. Ma credo sia necessario percorrerlo o quantomeno provarci oltre la semplificazione di un tweet.<br />
(Ri)detta in termini più prosaici: è possibile trovare uno spazio per difendere anche liberi professionisti e cocopro oltre la vertenzialità legata al posto fisso?<br />
Esiste un modo per difendere anche chi non avrà mai il posto fisso? E' possibile trovare strumenti per queste persone, per permettere loro quel che prima era una vita "normale"?<br />
<br />
<br />
Io vorrei provarci. E ci sono molte cose da cui ripartire.<br />
<br />
Ci sono gli occhi azzurri di chi mi racconta le storie dei bollini e delle fabbriche, perché son convinta che il sindacato siamo noi. E so che sono quegli occhi i primi a capirmi<br />
Ci sono il sentirsi parte di un collettivo e di una comunità e aver voglia di crederci ancora<br />
Ci sono le persone che mi hanno aiutata in questi anni<br />
Ci sono i percorsi intrapresi e i problemi risolti a me diventati risorsa collettiva<br />
Ci sono le bandiere e le canzoni <br />
Ci sono quelli che dicono "hai ragione", facendolo magari in privato<br />
Ci sono quelle che mi dicono "avanti" <br />
Ci sono gli occhi delle altre ragazze che guardano mia figlia con invidia (buona)<br />
C'è la loro paura a rischiare, che non è paura di un singolo ma di una generazione che vorrebbe pensarsi padre e madre<br />
<br />
C'è la convinzione che il sindacato siamo noi <br />
C'è la mobilità sociale, che è un problema di tutti<br />
C'è la politica, che deve imparare a guardarsi dentro e a trovare risposte nuove per bisogni antichi, anche molto semplici: vivere.<br />
Oggi, ora.<br />
<br />
A me sembrano ancora buoni motivi <br />
<br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-44199484163791649802012-10-07T10:21:00.002-07:002012-12-12T01:32:30.954-08:00Questioni primarie 2 (strategie comunicative)Adesso Renzi. Oppure Vendola. <br />
Semmai, forse, al limite, ma anche Bersani. <br />
La comunicazione politica mi piace da sempre e mi viene l'ansia al pensiero di essere uno di quelli che dovrà trovare uno slogan per Bersani. Magari ce l'hanno già, ma Proforma (i geniali creativi di Vendola), lo hanno stretto nel mezzo. Non solo comunicativamente.<br />
<br />
Renzi in jeans e camicia, Bersani figlio di benzinaio, Vendola avatar (quindi un volto a disposizione, credo, spero, ipotizzo vogliano dirci).<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Spero il dibattito esca dalle regole e si sposti sui programmi.<br />
Una cosa però mi ha colpito.<br />
Il mio amico Nicola mi fa notare che Renzi ad ogni domanda, dalla fame nel mondo ai matrimoni gay, risponde dicendo ogni tot secondi <i>asili nido</i>, come ci fosse un messaggetto registrato, un loop che salva dalle domande scomode, un siparietto pubblicitario.<br />
Un po' come <i>complotto comunista</i> era il loop di Berlusconi.<br />
<br />
Ecco, appunto.<br />
<br />
Comunque vada questa è la sinistra*: quella che usa asili nido come parola chiave per togliersi dagli impicci<br />
<br />
(*In jeans, figlia di benzinai o avatar che sia). <br />
. Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-85344787920412242462012-10-05T07:00:00.001-07:002012-12-12T01:33:58.861-08:00Le nostre principesse<!--[if gte mso 9]><xml>
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<br />
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Dedicato a Carlotta che chiede di non raccontare troppe fiabe sulle principesse alle bambine, provo a trascrivere la storia di Teresa, la mia piccola vendetta femminista. </span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal">
<i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";">(No, non sono fissata. Margherita può leggere/vedere quel che vuole. Ma la mamma vuol dire la sua!)</span></i></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">C’erano una
volta quattro principesse: Biancaneve, Cenerentola, Aurora e Teresa.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Quando
giocavano insieme parlavano spesso di quello che avrebbero voluto fare da
grandi.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Biancaneve diceva
“Vorrei incontrare un principe bello su un cavallo bianco, che mi salvi e mi
porti via”.</span><br />
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><br /></span>
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><br /></span><br />
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Cenerentola
diceva “Vorrei incontrare un bellissimo principe ad un ballo: vorrei che mi
riconoscesse tra mille e si innamorasse subito di me”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Autora diceva
“Vorrei incontrare un principe che mi svegli dal mio torpore”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Teresa invece
diceva “No, non potete volere solo un principe: io voglio fare l’università,
studiare ingegneria e inventare una macchina che viaggia con i fiori e le erbe
invece che con la benzina”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">“E non vuoi
sposarti e incontrare un principe?!” chiedevano in coro le altre</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Teresa
rispondeva: “Non voglio incontrare un principe, voglio pensare prima a me e ai
miei sogni”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Col tempo le
loro strade si divisero, come accade spesso tra amiche. Nonostante questo il
loro legame fu più forte del tempo e delle vite diverse. Così decisero di fare
di nuovo un’uscita insieme e andarono a prendere un aperitivo, per raccontarsi
gli anni passati senza vedersi</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Allora, come
state? Si chiesero a vicenda.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Biancaneve
disse: “Ho incontrato un principe bello su un cavallo bianco, che mi ha salvata
e mi ha sposata. Adesso vivo in un castello”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Cenerentola
disse: “Ho incontrato un bellissimo principe ad un ballo: mi ha riconosciuta
tra mille e si è innamorato subito di me”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Aurora disse:
“Ho incontrato un principe che mi ha svegliato dal mio torpore e mi ha sposata”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Teresa disse:
“ragazze, mi sembrate tristi, avete realizzato i vostri sogni, no? Adesso cosa
fate?”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Biancaneve
disse: “Adesso vivo in un castello, ho dei bambini, giro per le stanze del
castello, mi annoio”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Cenerentola
disse. “Anche io vivo in un bellissimo castello, ho dei bambini, giro per le
immense stanze del mio castello, ma mi annoio”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Aurora disse:
“Anche io vivo in un enorme castello, ho tanti bambini, giro tutto il giorno
per le bellissime stanze, ma mi annoio. E tu Teresa?”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">“Io ho fatto
l’università e adesso sono un ingegnere ed ho inventato una macchina che
viaggia con i fiori”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">“E non ti sei
sposata???” chiesero in coro le altre</span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">“Ho conosciuto
un maestro di asilo, ci siamo innamorati e adesso abbiamo tre bambini. Anzi, in
questo momento sono con lui: è bravissimo, facciamo tutto insieme in casa,
insomma, sono davvero felice”</span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">“Che fortuna!” </span><br />
<span style="font-family: "Arial","sans-serif";">Risposero in coro le altre, guardandosi le loro bellissime scarpe col tacco e
pensando che le avrebbero volentieri scambiate con i sandali sportivi di
Teresa, con i suoi capelli non del tutto in ordine, e quello zainetto da
liceale.</span></div>
Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-56814468228633445652012-09-13T23:47:00.000-07:002012-12-12T03:08:58.467-08:00Questioni primarie 1<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ho un problema e non so a chi rivolgermi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il mondo da cui vengo è in grande confusione e forse è arrivato il momento per approfittarne e cercare di capire se tra gli argomenti di discussione ci sono anche alcuni dei miei problemi. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Versione 1: in pratica</strong></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il mio primo problema è abbastanza semplice: quelli che la pensano come me dicono che dobbiamo tutelare il posto fisso. Quelli che non la pensano come me dicono che dobbiamo rinunciare al posto fisso.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sto cercando qualcuno che mi dica due parole su come tutelare quelli che al posto fisso per scelta o per obbligo hanno rinunciato da tempo. Quelli che la pensano come me continuano a dirmi che devono avere il posto fisso. Quelli che non la pensano come me se ne fregano.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel caos del dibattito attuale troverò qualcuno che mi dà una risposta? C’è qualcuno di quelli che la pensano come me che vuol provarci?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Versione 2: teorizzando</strong></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tutelare il posto di lavoro è giusto. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Dobbiamo renderci conto che adesso non basta, perché non è da quella discriminante (dipendente / </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">non dipendente) che passano le differenze e le debolezze. Serve la forza di provare a inventarsi la tutela del lavoratore, senza rinunciare alla tutela del posto di lavoro. Se la sinistra non saprà raccogliere questa sfida non potrà più dirsi sinistra, ma, oltre a perdere, smetterà di guardare al fine fermandosi ai mezzi. Che, quando non più rispondenti ai fini, diventano feticci.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 10pt;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">C’è posto per questo nel dibattito per le primarie. Chi tra gli sfidanti ha una risposta per me? </span></div>
Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-88695044037749042252012-08-29T03:13:00.002-07:002013-01-11T09:31:33.940-08:00Differenze e capelliSpiaggia, campeggio.<br />
Tutte le bambine hanno la treccina fatta sulla spiaggia, gli occhi brillano alla vista di tale meraviglia e la mamma si informa. Trova il numero della signora che fa le treccine e fissa con lei per le 12. Un po' in ritardo la signora arriva. E' caldo, quindi nonni e babbo non sono più sulla spiaggia, ma stanno preparando il pranzo.<br />
Corsa verso di loro e treccina in bella mostra. <br />
"Allora, chi ti ha fatto la treccina?" <br />
"Una signora sulla spiaggia!".<br />
<br />
Qualche giorno prima al solito gruppetto di bambine si era unito un maschietto, insieme al padre. Appena i due si erano allontanati, la pupa si è avvicinata e con faccia stupita e parlando a bassa voce ha detto "Mamma, ma quel signore non ha i capelli!"<br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<br />
Riflettendo sui due dialoghi, tornata a casa ho cercato di approfondire e ad ogni racconto della treccina chiedev: <br />
"Ma come era la signora?" <br />
"Alta, e aveva delle cose sulla testa e tanti braccialetti"<br />
<br />
<br />
Nel nostro piccolo mondo non ci sono zii, nonni, conoscenti pelati.<br />
Ma dal primo giorno del nido ci sono tanti bambini. Con gli occhi azzurri, neri, verdi, i capelli neri, biondi, castani, ricci, lisci, lunghi o corti, con il colore della pelle più chiaro o più scuro. Non sono tratti degni di nota, non quanto lo è l'assenza di capelli.<br />
<br />
E' così che si costruisce la nostra percezione: guardando. La mia piccola, aristotelica di natura, non fa certo eccezione. E non gliel'ho spiegato io. E' la nostra mente che funziona così. <br />
<br />
(La signora aveva la pelle come Cidney, Joyce, Marvellous, Celine. E quindi?)Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-52274732036026066932012-07-13T02:12:00.000-07:002012-12-12T03:10:22.948-08:00CGIL, scionnati!<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Nota: <i><b>Scionnarsi</b> in
pratese significa, letteralmente, “togliersi il sonno di dosso”. Si usa la
mattina e descrive quel momento tra il sonno e la veglia, in cui ci si
stiracchia e ci si prepara ad affrontare la giornata. </i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-size: small;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="font-size: small;">Tipico dialogo dei
tempi del liceo: </span><span style="font-size: small;"> “alzati, su”, “aspetta
mamma, mi sto scionnando”. </span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;">
<i><span style="font-size: small;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="font-size: small;">(Capito il primo significato,
diventa chiaro anche quello metaforico)</span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">La mia esperienza
in relazioni lunghe (di coppia, familiari, amicali) mi vede grande sostenitrice
dell’idea della spina: se qualcuno <b>a cui tieni*</b> ti ha fatto qualcosa che non va
dillo, togliti la spina dal piede, altrimenti marcisce e con lei il rapporto. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Ultimamente ho
diverse spine con il sindacato. Sento che mi sta irritando parecchio il gap tra
la campagna a favore dei precari e la realtà dei fatti. Quasi quasi era meglio
quando non parlavano degli a-tipici, meglio dimenticata che sfruttata per l’immagine.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span>
<span style="font-size: small;"></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: small;"><br /></span><br />
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">In sintesi e in
soldoni, il concetto è semplice: se volete davvero fare qualcosa per i precari
il primo passo, prima ancora di criticare il governo, dovrebbe essere quello di
avere in ogni camera del lavoro provinciale una figura formata appositamente
per occuparsi dei precari. Non dei tempi determinati o degli interinali.
Proprio dei cocopro, coocc, partite iva. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Perché i quesiti
che poniamo son diversi: le normative sono kafkiane, cambiano in continuazione,
sono molto molto complicate. Non si tratta solo di domande riguardanti la normativa sul lavoro (di cui si occupa il nidil), ma anche di quesiti fiscali, previdenziali, assistenziali (la famosa "tutela dei diritti individuali" assegnata per legge ai patronati): anche la questione più semplice del mondo per gli
a-tipici diventa un calvario a cui, pur volendo, spesso gli impiegati dei
patronati e dei caaf non sanno rispondere. E comincia il percorso in salita, un
percorso estremamente pericoloso perché costellato di solitudine. E la
solitudine rende tristi, apatici, rabbiosi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Non credo che
manchino le competenze per trovare qualcuno che si occupi di anche di noi. E se
mancano i soldi, si risparmi sui manifesti.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">In questo modo ci
sentiremo accolti, non rifiutati. E inizieremo a credere davvero che sia anche
il nostro sindacato. Forse a quel punto saremmo di più. E allora potremmo anche
iniziare a ragionare di cosa fare veramente per noi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">Altrimenti il
dubbio mi viene: non è che è proprio di questa discussione che avete paura?</span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">*spesso mi chiedono perché ci tengo e la discussione tende sempre al "non c'è speranza, arrenditi, non ci considereranno mai". </span><br />
<span style="font-size: small;">Ecco, non voglio accettarlo. Perchè i sindacati sono nati dai lavoratori/trici e dalle loro lotte e sta nel loro DNA ascoltare e mutare in funzione dei lavorator*</span><br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
</div>
Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-59122190583581688712012-06-07T11:10:00.002-07:002013-01-11T09:28:40.321-08:00Evoluzione al femminile<i>Mamma, il babbo mi ha spiegato cosa c'era prima quando non c'era nessuno, te lo racconto?<br />Certo!<br />Allora, c'erano le scimmie, poi l'omo... aspetta... Babbooooooooo, racconti alla mamma di quando c'erano le scimmie?</i><br />
<ul>
</ul>
<i>Si, vieni</i><br />
<br />
Scena bucolica: Lui, lei e il frutto dell'amore a cena, con chiaccherata educativa, in cui il padre parla di Homo sapiens, Homo erectus ecc ecc<br />
<br />
Dopo un 5 minuti circa, finita la porzione di penne<br />
<i>Babbo, ma le donne?</i><br />
<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<i>Come le donne? Come ti ho spiegato: c'era...</i><br />
(nel frattempo mamma spera di aver intuito bene e inizia a gioire tipo david guetta ai tempi di batistuta in area avversaria)<br />
<br />
<i>Babbo, tu hai detto omo sapiens, omo eretto, ma le donne come sono nate???</i><br />
<br />
Golllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll <i><br /></i><br />
<br />Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-48586390326492252352012-05-13T12:56:00.001-07:002012-12-12T03:11:23.740-08:00Scelte e coloriCrescere una figlia pone di fronte a forti scelte etiche e morali. <br />
Ad esempio, come si scelgono i vestiti?<br />
Non è una domanda da poco, si tratta di trovare un punto di mediazione tra spinte autonomiste (nel nostro caso fortissime) e necessità di indirizzare la piccola, sia per motivi pratici (la mattina non abbiamo 2 ore a disposizione) che salutistici (il concetto di cosa troppo leggera/troppo pesante ancora non è stato adeguatamente sviluppato) ed anche etici (imparare a rispettare scelte fatte da altri). <br />
Ora, nonostante le idiosincrasie sull'ultimo punto, la soluzione geniale di mamma geniale è la seguente: la sera mamma sceglie due combinazioni di abiti; la figlia, a cui piace molto il gioco e che ama le sorprese, entra in camera ad occhi chiusi, li apre e decide. La maggior parte delle volte mamma sa già cosa sceglierà la figlia (e anzi, il suo gioco segreto e inconfessabile è una scommessa tacita con se stessa).<br />
Questo stratagemma accorcia le cerimonie mattutine, impedisce vestiti scollati quando fa freddo e maglioni quando fa caldo, ma allo stesso tempo fa sentire la piccolina libera di scegliere.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Questo ultimo punto turbava molto la mamma, da sempre alle prese con spinte e segrete passioni anarchiche, che in ambito educativo hanno trovato fantastici alibi in concetti molto frekkettoni come autosvezzamento eccetera eccetra, ma che di fatto nascondo l'avversione verso quello che quel matto geniale di prof chiamava normativismo. La mamma si è quindi molto interrogata sul significato di tutto questo: demagogia? populismo? indirizzare giovani menti?<br />
<br />
Ecco, stasera ho capito ed è stato uno shock. <br />
Sto educando mia figlia al maggioritario.Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5029366749949657850.post-37855117794056992792012-05-02T13:17:00.000-07:002013-01-11T09:29:04.134-08:00DomandometroCome non detto.<br />
Avevo scritto di preferire una serie di domande su come nascono i bambini piuttosto che spiegare perché alcuni lavorano il 1 maggio e patatan, è arrivato il domandometro. Cioè la serie infinita di domande sull'esistenza.<br />
<a name='more'></a>Dalle 22 del 1 maggio alle 22 di stasera ho dovuto rispondere a:<br />
-Come smette di venire la pappa?<br />
-Ma dall'ospedale si esce?<br />
(e fin qui me la son cavata; stasera però siamo arrivate a)<br />
-Ma prima che ci fossero le persone se non c'era niente* come hanno fatto ad arrivare le persone? Prima di tutti i babbi e di tutte le mamme<br />
-Come fanno i bambini a sapere che devono prendere la pappa? E' facile? <br />
-Mi ri racconti come nascono i bambini?<br />
-E poi come escono dalla pancia? <br />
Le ultime due l'avevam già risolte. Stavolta le abbiam solo dovute ripetere. L'ultima anche un po' mimare.<br />
<br />
Se volete avere figli non pensate a comprare i corredini. Iniziate a studiare.<br />
<br />
*Chi cribbio le ha detto che prima non c'era niente?????Aralehttp://www.blogger.com/profile/04209373193304864113noreply@blogger.com0